Il bonus per le barriere architettoniche è un incentivo previsto dalla legge per promuovere l'eliminazione delle barriere architettoniche e rendere gli edifici più accessibili a tutti, in particolare a persone con disabilità e anziani.
In questo articolo, ci concentreremo sull'applicazione del bonus alle porte interne, una delle opzioni di intervento previste dal bonus. Vedremo come funziona, chi può usufruirne e come richiederlo. Scopriamo insieme come rendere la propria casa più inclusiva e confortevole.
Il bonus per le barriere architettoniche è un incentivo fiscale introdotto dal Decreto Legge n. 83/2012, convertito nella Legge n. 134/2012, e successivamente rinnovato e ampliato con il Decreto Legge n. 50/2017. Si tratta di una detrazione fiscale del 75% delle spese sostenute per eliminare le barriere architettoniche presenti negli edifici privati esistenti, ad esempio per installare ascensori, rampe, bagni per disabili, porte interne ecc.
Il bonus è destinato ai proprietari o ai condomini che decidono di effettuare gli interventi previsti, ma anche ai titolari di diritti reali, ai locatari e ai comodatari, purché abbiano il permesso del proprietario dell'immobile. Vediamo ora come funziona il bonus e quali sono le modalità per richiederlo.
Il bonus per le barriere architettoniche prevede una detrazione fiscale del 75% delle spese sostenute per eliminare le barriere architettoniche presenti negli edifici privati esistenti. L'importo massimo di detrazione è di 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione spetta in dieci rate annuali di pari importo, a partire dall'anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese. È importante sottolineare che il bonus può essere cumulato con altre agevolazioni fiscali previste per gli stessi interventi, come ad esempio l'IVA agevolata al 10%.
Inoltre, l'eliminazione delle barriere architettoniche può migliorare la classe energetica dell'edificio, portando ad un ulteriore risparmio fiscale grazie alla detrazione del 65% prevista per gli interventi di riqualificazione energetica. Vediamo ora come applicare il bonus alle porte interne.
L'applicazione del bonus per le barriere architettoniche alle porte interne prevede la detrazione fiscale del 75% delle spese sostenute per eliminare le barriere architettoniche rappresentate dalle porte interne che non rispettano i requisiti minimi di accessibilità, come ad esempio le porte troppo strette o con soglia alta.
La detrazione spetta sia per la sostituzione delle porte esistenti con porte a battente o scorrevoli a norma, sia per l'eliminazione della soglia o la creazione di un'area di manovra sufficiente per l'accesso con la sedia a rotelle. È importante sottolineare che la detrazione fiscale per l'applicazione del bonus alle porte interne è cumulabile con quella prevista per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche in generale, come ad esempio l'installazione di ascensori o la realizzazione di bagni per disabili.
Le opere di sostituzione delle porte interne sono quindi ammesse in detrazione se facenti parte di interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.
Il bonus per le barriere architettoniche è destinato ai proprietari o ai condomini di immobili privati esistenti, ai titolari di diritti reali, ai locatari e ai comodatari, purché abbiano il permesso del proprietario dell'immobile.
Sono inoltre ammessi al bonus anche gli enti pubblici e le associazioni di volontariato che svolgono attività di utilità sociale. Inoltre, per usufruire del bonus, gli interventi devono essere effettuati su immobili ubicati in territorio italiano e devono essere eseguiti da imprese iscritte alla Camera di Commercio. È importante sottolineare che il bonus per le barriere architettoniche non spetta per gli interventi effettuati su edifici in corso di costruzione o su quelli che hanno ottenuto il permesso di costruire successivamente al 1º gennaio 2017.
Il bonus abbattimento barriere architettoniche si riferisci quindi a tutti gli immobili di qualsiasi categoria catastale.
La scadenza per poter usufruire del bonus abbattimento barriere architettoniche è al 31 dicembre 2024 (legge di bilancio 2023 - Legge 38/2023 del 11/04/2023)
Per richiedere il bonus per le barriere architettoniche è necessario conservare le fatture e le ricevute delle spese sostenute per gli interventi effettuati. Inoltre, è obbligatorio presentare la comunicazione preventiva all'Agenzia delle Entrate entro 90 giorni dall'inizio dei lavori, utilizzando il modello F24 telematico.
La comunicazione preventiva deve essere corredata dalla documentazione attestante l'effettiva esecuzione dei lavori e dalla dichiarazione sostitutiva di certificazione in cui si attesta di avere i requisiti per beneficiare del bonus.
Infine, per ottenere la detrazione fiscale, occorre indicare le spese sostenute nel modello 730 o nel modello Redditi, utilizzando il codice fiscale dell'impresa che ha effettuato gli interventi. È importante sottolineare che il bonus per le barriere architettoniche è soggetto a controlli dell'Agenzia delle Entrate, pertanto è fondamentale conservare la documentazione comprovante le spese sostenute.
In sintesi, il bonus per le barriere architettoniche rappresenta un'opportunità importante per rendere gli edifici più accessibili e confortevoli per tutti: non è quindi legato alla presenza di persone con disabilità all'interno dell'unità abitativa.
L'applicazione del bonus alle porte interne è una delle opzioni previste, che consente di eliminare le barriere architettoniche rappresentate dalle porte non a norma. Se siete interessati a usufruire del bonus, ricordate di seguire le procedure indicate e di conservare la documentazione comprovante le spese sostenute.
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